A Murano, isola nell’isola nella laguna veneta, c’è quella tradizione artigiana che è difficile trovare in altri luoghi. Da secoli maestri vetrai tramandano i segreti del loro mestiere alle generazioni che li seguono e nutrono una storia fatta di successi e di apprezzamenti in tutto il mondo. L’arte del lampadario in vetro, disegnato nei canoni dell’eleganza più sofisticata e realizzato con le tecniche consumate nelle secolari fornaci, ha posato le sue firme in palazzi e saloni dell’aristocrazia internazionale senza mai perdere, nel corso del tempo, nemmeno la sapienza di un piccolo dettaglio decorativo. Qui, in questo ambiente fertile eppure sofferente, per le difficoltà nelle quali il mercato dell’originalità versa, la manualità si è sposata con la ricerca e la tradizione si avvale dell’innovazione per produrre oggetti inediti ma sempre fedeli agli standard qualitativi che la storia di quest’isola custodisce.
Fabio Fornasier è figlio d’arte del vetro. Seguendo le orme del padre Luigi, è diventato maestro vetraio giovanissimo e non ha mai smesso di cercare forme, colori, finiture e rese migliori per i suoi lavori. La sua produzione, contrassegnata da uno stile riconoscibile, affatto simile alla produzione delle altre fornaci, ha messo le tecniche artigianali tradizionali muranesi al servizio della creatività artistica contemporanea giungendo a creare lampadari che sono a tutti gli effetti installazioni, forme sinuose ed eleganti che conservano la struttura meccanica tipica ma alla quale vengono applicate tutte quelle parti in vetro che danno vita ogni volta a un nuovo oggetto. Il suo capolavoro, ad oggi, è LU-Murano, un lampadario che si trasforma sempre e rimane se stesso, diverso dagli altri, con una grande personalità.
Fornasier ha il curriculum dell’artista affermato: ha tenuto seminari alla Gerrit Rietveld Academy di Amsterdam, al Royal College of Art di Londra, alla Pilchuck Glass School di Washington D.C. e poi in Francia e ancora in Danimarca. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2006 esponendo Vinum Vitrum, lampadario realizzato riciclando 180 bottiglie di Antica Fratta; nel 2007 ha vinto un importante premio alla Biennale di Cheongju nella Corea del Sud; sempre in quell’anno ha realizzato il premio in vetro conferito a Takeshi Kitano, vincitore della 62ma Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.
Nel 2010 LU-Murano è l’immagine del manifesto per la comunicazione di Maison Objects a Parigi e vince il primo premio all’ UK Lighting Design Award. Nell’anno successivo, tre esemplari vengono acquistati dal Philips Design Museum per essere stabilmente esposti e nel 2013 due grandi LU vengono installati a Villa Bellagio, il più famoso casinò del mondo a Las Vegas. Fornasier ha presentato, in una esposizione conclusasi da qualche giorno e completamente dedicata a Venezia al Liassidi Palace,_ ilLusion: due _LU all’interno dei quali, nella struttura portante, sono stati installati dei diffusori acustici superando tutte le difficoltà di realizzazione che gli elementi di vetro potevano comportare. Posizionati uno opposto all’altro i due elementi permettono una copertura sonora di 360°. Parlare di lampadari è davvero riduttivo. Queste sono delle vere e proprie sculture dove la maestria traspare, con la sua secolarità, sui riflessi del vetro e dove l’innovazione si inserisce con pudore ma permette di generare installazioni che sorprendono lo sguardo e, in questo caso, anche l’udito avvolto da una raffinata resa acustica.
testo di Chiara Casarin
Per maggiori informazioni: www.lu-murano.it