La magia del presepe si rinnova ogni anno durante le feste di Natale. Al di là della simbologia dell'avvento che per molte persone rappresenta, questa tradizione millenaria è fonte di un turismo d'élite che sceglie di visitare le città d'arte presepiando nel periodo tra Natale e metà gennaio. Il nostro viaggio tra le statuine più antiche del mondo ha scelto di fare tappa in alcune città dove la tradizione è molto sentita, ma gli itinerari presepiali sono numerosi e caratteristici, basta scegliere la destinazione che fa per voi.

Si parte dalla Sicilia occidentale, da Trapani, dove già nel Cinquecento troviamo l'uso di materiali nobili come il corallo e in seguito l'uso dell'avorio, la madreperla, l'osso, l'alabastro e le conchiglie tipiche del territorio, utilizzate nel periodo barocco e rococò. Attraversiamo lo stretto di Messina e facciamo tappa a Lecce e nel Salento, zona tipica di produzione di statue e statuine del presepe pugliese. L'utilizzo della cartapesta nella creazione di figure artistiche e l'aggiunta di elementi architettonici e vegetali realizzati con lo stesso materiale rende il contesto unico ed emozionante.

La tappa partenopea per eccellenza è in via San Gregorio Armeno, la strada del centro storico di Napoli, celebre per le botteghe artigiane di presepi. Qui troviamo botteghe artigianali che realizzano durante tutto il corso dell'anno statuine per i presepi, sia tradizionali che originali; solitamente ogni anno gli artigiani più eccentrici realizzano statuine con fattezze di personaggi d'attualità che magari si sono distinti in positivo o in negativo durante l'anno.

Per chi decide di visitare Roma, Santa Maria Maggiore ospita il presepe più antico al mondo composto da singole statue ad altorilievo e risalente al 1289. Sempre a Roma, passeggiando per le vie dello shopping, merita una visita il presepe della scalinata di Trinità dei Monti. Il paesaggio riprodotto illustra la vita semplice e povera dei dintorni di Roma, con pastori, greggi, contadini al lavoro con i loro animali. Quest'anno, previa prenotazione, si può visitare un raro presepe del Settecento allestito nelle sale del Palazzo del Quirinale.

Esiste anche un altro modo di allestire il presepio, è quello con le persone reali che interpretano i vari ruoli. Si narra che questa usanza ebbe origine all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio, in provincia di Rieti, nel Lazio, la prima rappresentazione della Natività, dopo aver ottenuto l'autorizzazione da papa Onorio III. Francesco era tornato da poco dalla Palestina dove rimase colpito dalla visita a Betlemme; pensò così di rievocare la scena della Natività a Greccio che trovava tanto simile alla città palestinese.

Salendo a Bologna, altra città italiana che vanta un'antica tradizione presepistica, nel Settecento venne istituita la Fiera di Santa Lucia quale mercato annuale delle statuine prodotte dagli artigiani locali, che viene ripetuta ogni anno, ancora oggi, dopo oltre due secoli. Sempre a Bologna da segnalare lo spettacolo del mega presepe all'aperto in via Azzurra. Creato trent'anni fa da un medico pneumologo che ama far sorridere la gente di tutte le età, il prof. Michele Chimienti, ogni anno la sua creazione si arricchisce di personaggi di nuove ambientazioni. Questa è la magia del presepe, far nascere emozioni quali lo stupore e la meraviglia, far sorridere e incantare le migliaia di passanti e curiosi che, dalla strada, si fermano folgorati dalle luci, dai suoni e dal continuo viavai di persone fuori e dentro il giardino privato. Pensate che lo scorso anno oltre 13.800 persone hanno visitato questo presepio all'aperto. Si può camminare in mezzo all’installazione e se i cancelli dovessero essere chiusi, si potrà comunque godere della vista dal marciapiede, attraverso la ringhiera di recinzione fino alle 24. Sempre a Bologna Claudia Cuzzeri, artista bolognese che si dedica da anni alla tradizione del presepe, quest'anno è presente con le sue pregiate statuine in terracotta all'interno della rassegna annuale di San Giovanni in Monte, a Corte Isolani, nella chiesa di San Domenico e in altri luoghi del centro storico.

Città che vai usanza del presepe che trovi. Questo è vero perché l'arte del presepe è legata alla sua terra, alla storia e ai materiali dell'area geografica alla quale appartengono. E così a Genova nel Settecento si è dato vita a una vera e propria scuola di statuine che adoperava materiali quali il legno, la ceramica e la carta. Fra i più famosi scultori di presepi del Settecento spicca il nome del genovese Anton Maria Maragliano. Nel Santuario di Nostra Signora di Carbonara si può visitare uno dei più significativi presepi genovesi con i tipici carrugi, ossia i vicoli del centro storico genovese.

Il nostro itinerario presepiando termina in montagna, con la tradizione del presepio del Trentino Alto Adige. Qui il presepio vive una storia secolare legata all'artigianato della scultura del legno, attiva in molte località, ma specialmente in Val Gardena e a Tesero, in Val di Fiemme; il legno usato è quello del pino cembro. Una curiosità: a Miola un'usanza ventennale prevede che i tanti presepi allestiti in famiglia vengano posti in luoghi visibili ai turisti così come a San Sigismondo dove, nella chiesa, è conservato un presepe a figure mobili del 1390.

Per maggiori informazioni consultate i siti internet dei comuni e delle pro-loco delle località di vostro interesse. Buon Anno a tutti i lettori di Wall Street International!