Sono finiti i tempi d’oro per l’Anzhi Makhachkala, la squadra del Dagestan diventata famosa in Europa qualche anno fa per via di modeste partecipazioni in Europa League, ma soprattutto campagne acquisti faraoniche. Ora le gialloverdi aquile del Dagestan annaspano all’ultimo posto del Campionato russo e rischiano di affogare – in tutti i sensi - in serie B. Senza salvezza il nuovo stadio costa troppo da mantenere e potrebbe essere trasformato in acquapark.

E pensare che fino a qualche anno era tutto diverso. In panchina Gus Hiddink, in campo Roberto Carlos, William, Diarra e quel Samuel Eto’o passato dall’Inter del Triplete alla corte del magnate Suleman Kerimov con una missione, portare l’Anzhi in Champions League o almeno vincere il campionato russo. Missione che venne quasi raggiunta nel 2013, quando i giallo verdi dell’Anzhi arrivarono fino al 3° posto del campionato russo e si arresero solo ai rigori nella finale di coppa di Russia contro il CSKA. Ciliegina sulla torta di quell’anno quasi d’oro fu la costruzione del nuovo stadio “Anzhi Arena” sulle rive del Mar Caspio, che nei grandiosi piani della società doveva diventare la casa delle “Aquile del Dagestan” nelle notti europee.

Alla festa di inaugurazione dello stadio, davanti a 50 mila persone si esibirono Cher e il rapper FloRida. Roberto Carlos commentò: “È una grande gioia per tutti i tifosi, è uno degli stadi più belli d’Europa”. La Uefa però era di altro avviso e l’Anzhi venne costretto a giocare le partite casalinghe a Mosca, dove peraltro si allenavano e risiedevano le sue stelle, che si recavano in Dagestan con un jet privato solo nei giorni dei match casalinghi. Ora la musica è ben diversa. Una retrocessione maturata nel 2014, poi la risalita nella Premier League russa, ma disputando le partite casalinghe nel vecchio stadio Dynamo, ubicato tra le vie di Machakchala, e ora una mesta stagione con 15 punti raccolti in 21 partite. Ultimo posto in classifica, sconfitte come se piovesse, l’ultima delle quali per 4-0 contro lo Spartak Mosca, ha fatto sbottare il presidente Kerimov: “Se la squadra va in serie B al posto dello stadio costruiremo un acquapark”.

A Machackhala in molti sono d’accordo. Non tanto perché preferiscono gli scivoli d’acqua alle scivolate sul campo da calcio, ma perché quel nuovo stadio piace sempre di meno. “Porta sfortuna” dicono i tifosi. E non hanno tutti i torti. L’Anzhi è l’unica squadra russa a non aver vinto neanche una partita casalinga in questa stagione. Il poco invidiabile “primato” è condiviso in Europa con i francesi del Troyes, a cui però è andata se possibile anche peggio, visto che proprio sul loro campo, violato col punteggio di 9-0, il Paris Saint Germain ha conquistato lo scudetto in anticipo di due mesi sulla fine del torneo. In questo caso però, al posto dell’acqua potrebbe scorrere lo champagne, per cui la città francese è ben più famosa nel mondo rispetto al calcio.