Anche se sappiamo di meritarcelo, facciamo fatica a provare amore nei nostri confronti e dubitiamo delle nostre capacità. Dubitiamo di noi piuttosto che fidarci delle nostre capacità e dei nostri talenti, e questo è il colmo, non trovi? Delle volte, addirittura, ci diciamo cose che mai diremmo ai nostri amici e delle volte nemmeno ai nostri nemici!
Oggi voglio parlare del perché è così difficile e di come creare il cambiamento che permette di iniziare ad amarci e onorarci in modo più profondo. Partiamo da 4 trappole che è bene disattivare subito.
1. Bisogna essere sempre più belli, ricchi, famosi…
Più belli, più ricchi, più scattanti... la società ci porta spesso a pensare che dobbiamo essere di più e avere di più. Come darle torto, perché viviamo in un'era profondamente consumistica, dove lo scopo della pubblicità è farci spendere più denaro possibile in beni materiali.
Più belli con quei cosmetici, più ricchi con quella carta di credito, più scattanti con quelle scarpe da ginnastica.
Non c'è niente di male a desiderare questo e a procurarcelo, intendiamoci, a patto che riusciamo ad amarci indipendentemente dagli oggetti che possediamo e puntiamo dritti a un amore incondizionato.
Un amore autentico nei nostri confronti, che vive e prospera anche se non possiamo avere quei cosmetici, quella carta di credito e quelle scarpe da corsa. Un amore pieno, che si basa sulla convinzione che siamo anime meravigliose che cercano ogni giorno di elevarsi per aumentare l'amore che provano nei loro confronti e che sono pronte a distribuire a piene mani nel mondo.
2. Amore per se stessi = egoismo
Un'altra trappola che ci allontana dal provare autentico amore nei nostri confronti è pensare che amandoci saremo delle persone egoiste e che pensano solo a se stesse. Questo concetto non solo è sbagliato, è anche falso.
Pensa, ad esempio, quando in aereo ti raccomandano di mettere prima tu la maschera di ossigeno se ci sono turbolenze e poi di aiutare chi hai seduto accanto, incluso i bambini. È la stessa cosa: sarà difficile amare gli altri se non ti ami per primo.
Sarà difficile aiutare gli altri se non ti aiuti per primo. E naturalmente sarà difficile diffondere amore nel mondo se per primo non lo provi nei tuoi confronti.
3. Non meritiamo ciò che abbiamo
Succede a tutti prima o poi nella vita: ti dicono che non te lo meriti o perlomeno te lo fanno intendere. Che non ti meriti quel lavoro, quella casa, quella relazione... Che si tratti di un ex fiamma, di un insegnante, di un parente, o di un 'amico', prima o poi qualcuno ci farà capire che non meritiamo qualcosa nella vita.
La prima cosa che mi viene da dirti è che non hai alcun motivo per credere a queste persone. Poi, se ci pensi, crediamo alle cose più brutte che le persone ci dicono e facciamo una fatica immensa ad accettare i complimenti che talvolta ci fanno. Spegniamo la luce positiva e accendiamo quella negativa, solo perché lo hanno detto gli altri...
Il punto è questo: occorre smettere di dare credito a ciò che dicono gli altri, tanto più se sono cose che ci limitano e accogliere solo ciò che di positivo hanno da offrire. Beninteso: non ti sto parlando dei feedback, che quando sono utili ci aiutano a crescere, ma delle frasi buttate lì tanto per dire o solo per ferire.
Infine, ricorda che sei tu la persona che merita di amarti. Se lo fai, il resto del mondo ti seguirà a ruota.
4. Gli altri sono migliori di noi
Questo meccanismo mentale è alquanto insidioso: pensiamo che qualcuno sia meglio di noi e di pari passo tendiamo a pensare di essere inferiori. Quando ci paragoniamo agli altri nutriamo la frustrazione e sai come possiamo vincerla? Convincendoci che l'unica persona con cui possiamo realisticamente paragonarci nella vita è una e una sola: noi stessi, ieri.
Ieri eravamo una persona che oggi può essere migliore. Più amorevole, più aperta alla crescita, più pronta ad amarsi e onorarsi in ogni istante della vita.
Infine, ricorda che te lo meriti
Meriti di amarti e onorarti anche se senti una vocina dentro di te sussurrarti il contrario. Solo tu hai il potere di zittirla e di goderti finalmente lo strabiliante effetto delle parole “mi amo”.